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SITE STORY

la storia del sito...beh, già che ci siamo ha una sua certa importanza. In un certo senso. Ad ogni modo, prima del sito c'erano un certo numero di album fotografici, fogli di appunti sciolti, pagine di taccuini, Chatwin era ancora vivo e così nessuno faceva più le Moleskine,qualche racconto nel computer e una decina di box di diapositive. Niente di che. E io che spesso ci butto un occhio e penso che merda tutto in un cassetto fino a che non sarà finita e poi?
Una gatta da pelare per chi rimane, le butto, non le butto, checifòchenoncifònoncifòniente ma lui ci teneva tanto, insomma ci siamo passati tutti.

Verso dicembre 2000, insomma, il terzo millennio non è stata l'unica svolta epocale dal momento che io, per chattare e cazzeggiare un poco, mi iscrivo a digiland.iol.it e scopro che - uau! - ho il mio spazio web personale a disposizione, parola magica, gratis. Inoltre ho un wizard, una specie di inseritore a prova di cretino, perfetto per me per inviare nella rete delle reti quello che mi pare. Spazio illimitato. La mia megalomania congenita esulta.

Tra gennaio e febbraio 2001 nasce il sito così costituito:

  1. una criticatissima home page (stile chi mi ama mi segua gli altri si fottano). A parte questo contiene 8 link ma pochi file e quando uno prova ad aprirli digiland si incazza. Cmq mi sembra già un gran successo. Poi Federica mi fa scopiazzare un mail to anzi se ben mi ricordo me lo detta al cellulare. Omintel ringrazia. Mi spedisco una mail: il mail to funziona e io sono smodatamente soddisfatto. La grafica del sito non l'ho conservata perchè non sapevo fosse possibile. Non che sia una gran perdita per l'umanità, comunque.
  2. la sezione "primi passi":
  3. che consta di un'introduzione - primi passi - , che porta
  4. 1) a un vicolo cieco, piccola città, una pagina sulla mia infanzia che non so mai se andrà avanti (i riferimenti proustiani e joiceani sono in sè scoraggianti dovessi mai finire come loro);
  5. 2) e alle mie prime avventure in Umbria Welcome to Umbria in ordine cronologico: vicino casa, una piccola stella, meglio soli ); ci sarebbe anche effimere, l'inizio mai finito di una specie di ciclo dei vinti in stile minimalista che mi arrivò presto sullo stomaco, ma lì per lì, fra terremoto e traslochi vari non l'ho saputo più ritrovare... in ogni modo c'è un link ad una pagina che non si apre. Ah, in effetti di meglio soli c'è solo il pulsante ma quel racconto mi mette un poco in crisi e resta fermo fino a maggio 2001.
  6. Anche le memorie dal sottosuolo (eppure soffia, Chiochio, sacred spirit) sono roba d'antichità, ricordi della mia breve ed intensa stagione speleologica. Difficile peraltro - era quasi impossibile- ritrovare il tono di quegli anni, "goliardia o melancofantasia?" com'ebbi a definirlo.
  7. inoltre, alla sezione isole il limatissimo ciclo cinque segni peschiciani (due cani, sciocchezze, palloncini, vicinissima, in frantumi) prova evidente che non sono mai stato nè mai potrò essere uno scrittore. In un certo senso. Un sacco di link viaggi in Irlanda, in Scozia, a Rodi. Niente che si apra, solo un'idea, un progetto, chi vivrà vedrà.

a questo punto, il sito è già illeggibile, data la limitatezza dello strumento. Invece il progetto è ancora mastodontico, data la smodata immaginazione dello scrivente e io non so più dove sbattere la testa. Però avevo inventato il blog, un blog dove parlavo solo io, come sono la maggior parte dei blog, e io non lo sapevo.

Tra il resto: non si può mettere più di un paio di foto per pagina, non si possono fare frame o altro. Inoltre non potrei mai inserire la mole di cartografia, le gallerie fotografiche ecc. Sollecitato nel frattempo dall'esigenza d mettere in piedi insieme ai miei soci e ad alcuni amici una incredibile avventura multimediale (www.isognidigio.it) mi metto di buzzo buono a studiare dreamweaver e ricomincio da capo, per migliorare aspetto e navigabilità del sito. Questa pagina, per sua natura in costante aggiornamento, e la cronologia, nascono a maggio 2001 mese in cui viene editato il primo restyling del sito. Nemmeno da dirlo, ma l'architettura gronda di frame, la cui funzionalità varia tra l'inutilità assoluta e l'entropia ma allora li trovo semplicemente fantastici. Dato che siete in vena di archeologia, vi faccio ammirare a grandezza naturale uno dei vecchi pulsanti disegnati da me personalmente con le mie manine.tura gronda di frame, la cui funzionalità varia tra l'inutilità assoluta e l'entropia ma allora li trovo semplicemente fantastici. Dato che siete in vena di archeologia, vi faccio ammirare a grandezza naturale uno dei vecchi pulsanti disegnati da me personalmente con le mie manine.

e l'interfaccia grafica.

 

Inserisco inoltre nel sito un contatore e segnalo la pagina al Centro di Documentazione Alpina. Il colore del carattere è quello di questa pagina, con le alternanze cl rosso, eliminate nel 2009 non così il corpo, dato che - udite udite - l'intero sito è scritto in grassetto!

luglio 2001 vengono aggiunti i titoli (prima confinati ai bottoni) a tutte le pagine interne e sono editati gli indici di Laga ultima illusione e bianco e brillante. E di ritorno dall'ennesima traversata della Laga prendo il coraggio a due mani e riesco a pubblicare il rescoconto del primo tentativo in principio era il vento.

settembre 2001 solleticato dal desiderio di riposarmi da un capitolo di un manuale sulla sicurezza in montagna che sto scrivendo, poi pubblicato dall'editrice di cui sono socio per la collana "i Quaderni dell'Aigae"  - Prima che venga il lupo - intraprendo inconsapevole lo sforzo titanico (11 pagine) di raccontare la prima traversata riuscita della Laga. Nasce così Laga 1987. Nel frattempo ho messo in piedi una mail list alla vaccinara che raccoglie i miei pochi affezionati lettori. Forse non sono neanche poi così affezionati, solo gli manca il coraggio civile di mandarmi a cacare, ma tant'è.

dicembre 2001 in concomitanza con l'apertura de "isognidigio" regalo al sito un dominio (taccuinioccidentali.it) ed un redirect. Anche Aldo, protagonista di tanti racconti, tenta, come me di tirare su due soldi camminando. Fare la Guida, in Umbria, che idea: due vite rovinate. Scoperto che ha un sito, gli inserisco un link. Tiro il bilancio di un anno di vita di taccuinioccidentali. Ho avuto pochisime visite, anche se con qualcuno è nata una bella amicizia. Poi ho avuto due visite dalla Bolivia, Dio sa come...Inoltre inserisco taccuinioccidentali in 48 motori di ricerca. Al sito mancano ancora i meta tag. D'altro canto non abbiamo ancora preso Bin Laden. Insomma, a parte questo ho altre priorità e poi non posso mica fare tutto io. L'anno termina meditando grandi cambiamenti che non so se troverò mai il tempo di apportare.

febbraio 2002: la prima base de isognidigio è ormai on line, è stata una vera maratona, dato che avevamo deciso che uscisse il 22 dicembre (solstizio d'inverno e festa di Monte Meru); appena editato, un hakeraggio sui server dove siamo ospitati distrugge tutti i siti dei clienti nonchè i sognidigio. Giorni di passione, poi risolviano tutto e mi sento finalmente un po' tranquillo; al tempo stesso ho visto risolvere una serie piuttosto impressionante (non solo per me) di problemi, legati alla difficoltà di editare un sito di grafica senza scendere mai a compromessi con i limiti imposti dal web. Poi ho come sempre l'esigenza di complicarmi la vita a dismisura. Insomma, il mio sito mi appare ora pieno di difetti, ho un'improvvisa illuminazione circa gli svantaggi dell'architettura a frames e affronto il lavoro titanico del restyling con alquanta incoscienza. Il passaggio alle tabelle è un po' traumatico. Introduco inoltre un certo numero di nuove immagini, ridimensiono tutte le altre, immmetto un contatore interno abbastanza sofisticato, rivedo qua e là i testi, introduco la versione definitiva dei Cinque Segni Peschiciani, confortato dall'editing dell'amica Carla Chiaffrino e da una immagine (due cani) realizzata dalla mia ex moglie, Flavia, per il racconto, che sarà presto editato completamente illustrato ne isognidigio.it. Nel frattempo inizio a domiciliare il sito su motori di ricerca e directories. In pratica, trovo un simpatico diversivo al sonno per circa un mese e mezzo. Finché l'8 febbraio 2002, in serata, risolti ogni dubbio, perplessità indecisione e cruccio, inizio il trasferimento ftp del sito.

settembre 2002: dopo la pausa estiva succedono due fatti. Il primo è che mi sento riposato e ho meno lavoro, per cui corro subito a rimediare ad entrambe le disgrazie. Il secondo fatto è che - per ragioni che non starò qui ad esporre - realizzo che non ho più davvero molto a che fare con il CAI e che - comunque - per me la stagione dell'Alpinismo Giovanile è chiusa per sempre. Decido di avviare la pratica di sospensione, che mi porterà dolcemente alle dimissioni, nonché di inziare a mettere giù qualche pagina su quel periodo. Il progetto è presto fatto e fra me e l'editing si pone solo un nuovo problema: tutti i materiali di quel periodo sono su diapositiva e io odio lavorare allo scan da negative che va lento come la morte lenta. Edito quindi solo l'indice dell'argomento AG-CAI, una sorta di introduzione, un vecchio articolo (oggi cancellato), nonché la storia della prima volta, facile e intrigante come spesso le prime volte, tutto cominciò a Madonna della Spella con un corredo minimo di fotografia, in attesa del coraggio necessario a digitalizzare il resto. Sempre a fine agosto edito in gran segreto l'area riservata del sito, ben nascosta ed accessibile solo tramite psw, che contiene in bozza il manuale per l'accompagnamento in montagna cui farà riferimento la mail list che ho fondato su domeus.it. Pochi giorni dopo, preso il coraggio a due mani, mi attacco allo scan dia ed edito "Gran Sasso 1994". A questo punto sono nuovamente stanco morto e tutto va bene..  Ecco il sito, come è stato on line per 7 anni...

 

 

settembre 2004: ed eccoci qui, dopo due anni due di silenzio, i "taccuini" ritornano a vivere. Un breve racconto, Menhir - finistere 2003 - corredato da foto, sul Moleskine regalatomi da Federica, trova posto - con solo a solo un anno di distanza, nel sito. Nel frattempo siamo anche andati in Normadia, ma questa è un'altra storia...

maggio 2009: passano gli anni, nemmeno pochi direi e, come dire,  panta rei , meno il sito che, alla fine succede che l'azienda di cui sono socio è davvero troppo seria per permettersi un programma crakkato solo per farmi fare il sito personale, troppo povera per pagarsi un dreamweaver per il mio sito, io troppo indaffarato per imparare NVU, anche se funziona bene e se è agratise... in due parole, sito fermo 5 anni. In compenso la vita va avanti, eccome anche i miei taccuini e io accumulo foto su foto e storie su storie... Poi il mio socio Valentina va in maternità e così iniziamo a collaborare con Nando, webmaster e guida, mio ex allievo che .... mi regala il suo editor, stupid proof ma potente e flessibile, cosa per cui gli sarò per sempre grato, ma che forse non sarà la sola , e il sito può ripartire. Ritorno alle mie foto sempre più ingiallite, di cui avevo solo deboli simulacri a 40 kb, mi rimetto allo scanner e rimonto il sito. Non cambio una virgola dei testi, anche se non tutto lo riscriverei allo stesso modo, solo li dato, così, per forma di chiarezza. Proprio perché non tutto lo scriverei ora allo stesso modo. Al di là dell'aggiunta di immagini , della pubblicazione ingrandita di quelle che c'erano già e del loro miglioramento un po' dappertutto (Silvio, il mio socio, mi ha trovato un favoloso editor grafico free, Flavia mi dà i file dei 5 segni peschiciani) aggiungo alcune pagine: Cap Frehel (sez. Isole, altra prova per i miscredenti che i taccuini esistono) e Uno Rosso elimino uno zuccheroso articolo che avevo pubblicato non so nemmeno io perché (passo dopo passo), modifico il contatto, o meglio, lo elimino, introduco - ormai è vitale - i credits,  mentre il mio vecchio scarpone acquista una vita propria, in AG -CAI anche perché non ho ancora imparato a fare i pop up. Da ultimo, solo questa pagina ha i colori originali (il sito aveva il testo a due colori) perché il sito assomiglia sempre più appunto a un taccuino, il mio, taccuino, appunto, scritto con la silografica con inchiostro azzurro. Il lavoro di restyling e l'aggiunta di testi e foto si protrae per tutto gennaio, e il 24, giorno del mio compleanno, vorrei farmi il regalo di avvisare un piccolissimo gruppo di persone care, vicine e lontane, che il nuovo sito è on line, ma mi rendo conto che sono ancora in alto mare ... e infatti passa un anno intero, fino a che nel

maggio 2010con Emanuele, il bimbo di Silvio e Monia (mi chiamerà "zio"?) che sta lì lì per nascere, seleziono un ristrettissimo gruppo di amici cui mando una mail per avvertirli di questa fondamentale verità: taccuinioccidentali è di nuovo on line!